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Iga Swiatek

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CAT_IMG Posted on 13/3/2024, 18:38     +1   -1
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Dopo aver staccato il pass per il suo terzo quarto di finale consecutivo in quel di Indian Wells (insieme all’epopea 2009-2011 di Caroline Wozniacki, è la sola giocatrice a riuscirci prima di compiere 23 anni) e dopo aver letteralmente surclassato la malcapitata giocatrice kazaka Yulia Putinsteva (6-1 6-2 il punteggio finale), una Iga Swiatek piuttosto serena e oltremodo determinata ha rilasciato alcune dichiarazioni decisamente interessanti nel corso della consueta conferenza stampa post-match. Stiamo parlando, del resto, dell’unica tennista in attività che è riuscita a raggiungere il suo quindicesimo quarto di finale in un WTA 1000 (Solo SerenaWilliams e MariaSharapova hanno fatto meglio dell’atleta polacca). Adesso, tra l’altro, per la numero uno del ranking femminile, la prossima avversaria si chiamerà proprio Caroline Wozniacki. Un nome, quello della sopra citata giocatrice danese, che non ha certo bisogno di presentazioni. Basti pensare alle sue settantuno settimane in cima al ranking. Swiatek, però, appare dannatamente concentrata nella sua rincorsa alla finale del torneo californiano. Così come si evince, del resto, dalle sue dichiarazioni in conferenza.


Congratulazioni per la vittoria, Iga. Ieri ti sei allenata di notte: qual è stato il dettaglio più incisivo che l’allenamento notturno ti ha permesso di curare per prepararti al match di stasera?
“Beh, di sicuro quello di controllare la tensione. Di allentarla. Non credo di aver apportato dei dettagli tecnici. Ma di sicuro devi solo essere consapevole che la palla volerà in modo leggermente diverso. È stato bello, comunque”

La tua prossima avversaria sarà Caro Wozniacki. Quanto sai del suo gioco e cosa ti aspetti?‌
“Beh, so molto dal punto di vista dei “fan”, perché la guardavo quando ero più giovane. Lei è davvero coerente, solida e devi essere paziente quando giochi contro Caroline. Sicuramente ci saranno dei dettagli tattici che il mio allenatore preparerà per me e di cui parleremo prima della partita. Onestamente non sapevo che avrei giocato contro Caro. L’ho saputo nella mia intervista postpartita. Non ho ancora nulla di pronto, ma sicuramente sarà emozionante e duro, quindi sarò pronta e farò del mio meglio”

A volte accadono delle cose durante le tue partite che appaiono quasi surreali…
“Beh, sai, posso essere responsabile solo di quello che mi sta succedendo. Voglio mantenere alti i miei standard, qualunque cosa stia accadendo, e penso che questa gara sia stata come un test per il mio allenamento mentale. Sono contenta di come ero concentrata e, davvero, non mi importava di quello che stava succedendo. Sai, sono preparata al fatto che molte cose possono succedere in campo. Quindi non ha senso per me commentare di più. Mi sto concentrando solo su me stessa”.
 
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CAT_IMG Posted on 18/3/2024, 01:17     +1   -1
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[1] I. Swiatek b. [9] M. Sakkari 6-4 6-0

C’è stata partita solo per 20-25 minuti: gli unici in cui Maria Sakkari è stata in grado di ribattere colpo su colpo alla regina del circuito femminile Iga Swiatek generandole anche qualche ansia tradottasi in errori gratuiti. Per i restanti 50 minuti di gioco c’è stata solo una giocatrice in campo, proprio come era successo in tutti gli altri match del torneo della polacca. La numero uno del mondo ha infatti conquistato il 1000 di Indian Wells – per la seconda volta in carriera dopo la vittoria del 2022, anche quella contro Sakkari in finale – lasciando sulla sua strada priva di reali ostacoli appena 21 game che in media sarebbero 3,5 a partita (solo Moncia Seles e Steffi Graf hanno fatto meglio ma giocando un match in meno). Se non fosse successo già tante altre volte nella carriera di Iga, potremmo dire che è incredibile, ma semplicemente non lo è.

È il 19esimo titolo individuale nella bacheca di Swiatek che si conferma pressoché imbattibile nelle finali: ne ha perse solo quattro complessivamente. Due su dieci nei tornei di categoria 1000, di cui la polacca si conferma regina quasi assoluta visto che da quando è stata applicata questa etichetta anche al circuito WTA lei ne ha vinti per l’appunto otto e nessun’altra più di due. A suggellare il successo è poi arrivato il 64esimo bagel della sua carriera. L’ennesima dimostrazione di forza di una giocatrice che quando si sente in fiducia non è solo imbattibile, ma del tutto inavvicinabile. In vista dei prossimi appuntamenti, Sabalenka è avvisata.

Primo set – Swiatek parte e chiude meglio. In mezzo una buona Sakkari ma per ora non basta

La grafica WTA propone le ‘win probabilities’ e appare così uno scoraggiante (per chi tifa per una bella partita) 79-21% in favore di Swiatek. I primi tre punti della finale del BNP Paribas Open corroborano immediatamente la statistica perché Sakkari non riesce a far partire lo scambio. Prima del cambio campo, però, la greca si scuote un po’ ma non riesce comunque ad arrivare ai vantaggi. Con coraggio allora Maria inizia bene il suo primo turno di battuta ma Iga conferma di essere già molto centrata giocando praticamente sulle linee. Sakkari è quindi costretta ad accorciare e così la polacca può andarsi a prendere il primo break dell’incontro. Qualche altro giro di lancette ed è già 3-0.

Dopo nemmeno un quarto d’ora di gioco Maria è quindi già chiamata a reagire per tenere aperto il primo set. Le cose sembrano mettersi davvero male per lei perché Iga si porta sullo 0-30 ma a questo punto la giocatrice ateniese, spronata dal nuovo allenatore Witt che le consiglia di cercare il rovescio dell’avversaria, riesce finalmente a incidere con il dritto e a far suo un game vitale. Non è infatti un semplice fuoco di paglia: adesso Sakkari è pienamente nel match e Swiatek sembra percepirlo mostrando un po’ di fretta nello scambio. La greca risponde e si difende bene e tre gratuiti (molto grave il primo sul 15-15 a campo aperto) della numero uno del mondo la premiano. Arriva così anche il controbreak, a cui segue l’aggancio sul 3-3. Il match, adesso, è godibilissimo, perché se Maria ha trovato le giuste sensazioni, Iga rimane comunque Iga.

La polacca, infatti, accetta il recupero dell’avversaria e si rimette a macinare da fondocampo. Sul 5-4 può quindi mettere pressione a Sakkari che paga a dismisura un passante di rovescio uscito di pochi centimetri sullo 0-15. In un attimo la greca si ritrova a dover fronteggiare tre set point consecutivi: riesce a salvarsi sui primi due ma sul terzo Swiatek apre bene il campo con il rovescio lungolinea e poi chiude dall’altro lato con il dritto.

Secondo set – Sakkari non reagisce e Iga ammazza la partita a modo suo

Il set perso può essere un brutto colpo per la greca, soprattutto per il modo in cui è finito. E in effetti Maria sembra accusarlo. La numero nove del mondo non ha la stessa energia che aveva messo in campo nella parte centrale del primo parziale mentre Iga ha la sicurezza necessaria per imporre il suo ritmo senza cadere in errori. La polacca raccoglie così i primi 10 punti del set e quindi anche un break. Sakkari interrompe la striscia ma non riesce comunque a evitare il 3-0: proprio come nel primo parziale. Questa volta, però, di fronte alla greca non passa alcun ultimo treno a cui aggrapparsi. Swiatek, infatti, non concede nulla e dà ampio seguito a quella superiorità che si era già vista nei primi 15 minuti di partita.

Adesso basta una palla troppo centrale di Maria che Iga prende spazio per colpire di dritto e un altro vincente si aggiunge nei suoi numeri. Dopo il secondo break, la greca non riesce a nascondere lo sconforto e così il compito diventa ancora più facile per la numero uno che in queste situazioni ci sguazza. ‘Miss bagel’, allora, si conferma tale e chiude sul 6-4 6-0 dopo un’ora e otto minuti di gioco.
 
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CAT_IMG Posted on 25/3/2024, 17:47     +1   -1
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Terzo incrocio da inizio anno, seconda vittoria per Iga Swiatek. Dopo la disfatta australiana che, a detta sua, è stata difficile da superare, la polacca si era già vendicata della giovane ceca Linda Noskova nel torneo di Indian Wells, dove ha lasciato per strada in quel match quattro dei ventuno game persi prima di alzare il trofeo da campionessa. Terzo confronto in due mesi, quindi, tra la numero 1 al mondo e la 19enne ceca. A prevalere, al Miami Open nel round delle migliori 32, è di nuovo Swiatek, con un successo sudatissimo arrivato con il punteggio di 6-7(7) 6-4 6-4 in più di due ore e quaranta minuti di gioco. “Sapevo di dover rimanere con un livello alto di tennis – spiega la polacca – ci sono stati molti alti e bassi. Sono però contenta di aver avuto più chiaro come giocare dal secondo set in poi”. Queste le prime dichiarazioni di Swiatek in conferenza stampa post-partita. Andiamo ora a vedere come ha risposto alle domande dei giornalisti.

D: Quali sono gli aspetti positivi che noti da questa vittoria sofferta nella tua via per il Sunshine Double?
Swiatek: “Come puoi vedere, niente si può dare per scontato. Si possono benissimo riscontrare problemi già ai primi turni del torneo. Non ha senso parlare di Sunshine Double. Sicuramente da questo match traggo degli insegnamenti, tra cui il sapere in futuro su cosa devo concentrarmi maggiormente dato che quest’oggi non mi sono sempre sentita a mio agio. Pensavo sarebbe stato più facile abituarsi alle nuove condizioni e alle nuove palle (a Miami si usano le Dunlop, a Indian Wells le Penn, ndr), ma ho avuto delle difficoltà. So di aver cambiato opinione rispetto a ciò che avevo detto nell’ultima conferenza stampa, ma almeno adesso so che ci sono ancora aspetti che devo chiarire bene riguardo le condizioni qui in Florida”.

D: Hai finito tardi il match questa sera e domani giochi di nuovo. Con tutto quello che ti è passato per la testa durante questo incontro, qual è la chiave per riuscire a mettere ciò da parte così da poter giocare domani a mente lucida? O magari ci rifletti un po’ sulla partita?
Swiatek: “No, non avrebbe senso farlo. Tutti sanno che penso troppo, ma di solito è meglio non farlo e lasciarsi andare. Come ho detto, voglio trarre dell’esperienza da questo incontro. Sono piuttosto sicura che domani mi comporterò come se tutto vada bene perché solitamente queste cose si ancorano nella mia testa da sole. Saprò meglio su cosa concentrarmi mentre giocherò: analizzare troppo la partita di oggi non avrebbe senso”.

D: Hai menzionato il coaching sul campo. Ci puoi dire cosa ti ha detto prima l’allenatore? Sei fan di questo tipo di pratiche durante gli incontri?
Swiatek: “Non ho mai pensato se sia meglio poter sfruttare il coaching in campo come facciamo ora o non poter usufruirne affatto. Onestamente, quando ho iniziato nel tour, ogni stagione che passava il coaching aumentava sempre di più. Il miglior modo per affrontarlo, secondo me, è parlare con il proprio team dicendogli cosa vorresti e cosa non vorresti sentirti dire mentre sei in campo. A volte non è facile avere queste interazioni, perché nella foga del match ci sono molte emozioni di mezzo. Stanotte il mio box mi ha detto una sola cosa, ovvero di ritrovare la concentrazione quando avevo un po’ di caos nella mia testa. Mi sono appoggiata a questo consiglio e devo dire che mi è stato d’aiuto”.
 
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CAT_IMG Posted on 17/4/2024, 14:06     +1   -1
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Si apre la stagione sulla terra per le tenniste del circuito Wta ed il primo appuntamento vede subito in campo le migliori al mondo. È iniziato il Wta 250 di Stoccarda e ai blocchi di partenza ci saranno tutte e quattro le prime tenniste della classifica mondiale.

Aryna Sabalenka, Coco Gauff e Elena Rybakina proveranno a dare la caccia a Iga Swiatek, campionessa in carica per due anni consecutivi al torneo tedesco. La polacca, reduce da due successi in Billie Jean King Cup, non ha ancora disputato alcuna partita sulla terra quest’anno, ma vuole arrivare pronta al Roland Garros, slam che conquistato per ben tre volte in carriera.

In conferenza stampa la numero uno al mondo ha parlato delle sue aspettative per la stagione sul rosso e del suo record di 99 settimane da numero uno a soli 22 anni. La carriera della tennista polacca, nonostante sia ancora agli albori, conta già numeri straordinari. “Se dovessi scrivere un libro sarebbe lungo circa 600 pagine. Scriverei di quanto sono orgogliosa dei miei progressi e di tutto ciò che riguarda il modo in cui ho gestito le diverse sfide durante la mia carriera. È successo tutto così in fretta. A volte ho avuto bisogno di recuperare la mia vita, di avere un equilibrio e di adempiere a tutti gli obblighi. Credo di aver fatto un buon lavoro in questo senso” ha dichiarato Swiatek.

Sulla preparazione alla stagione sulla terra battuta. "Onestamente, il mio primo allenamento sulla terra battuta è stato oggi, quindi non avrò molto tempo per giocare sulla terra battuta. Non credo sia importante perché la superficie qui è abbastanza veloce, più del normale. È una via di mezzo tra il cemento e la terra battuta. Bisogna adattare i movimenti perché è scivolosa. In generale, ricordo come mi sentivo l'anno scorso. Oggi ho avuto la sensazione di poter fare la transizione rapidamente. Non mi aspetto di sentirmi a mio agio sin dal debutto, perché a volte servono partite per acquisire fiducia su qualsiasi superficie” ha spiegato la polacca.

Per Swiatek si tratta della 99° settimana al primo posto del ranking Wta. "È una delle statistiche più belle. In generale, essere nella Top 10 per tutto questo tempo e per tutte queste settimane al primo posto è qualcosa che non potevo immaginare un paio di anni fa. A volte durante la stagione, quando finisco un tour, la mia squadra mi dice che abbiamo perso solo cinque partite e io sono sorpresa, non mi sembra così. Sono sempre contenta della costanza”.

La numero uno polacca ha concluso parlando delle aspettative: "Per quanto riguarda le aspettative esterne, tendo a isolarmi durante i tornei e non guardare troppo , ma io ho le mie aspettative. Sento di non averle gestite bene in generale. Quelle esterne non hanno molta importanza perché ho lavorato per gestirle, ma comunque a volte ti fanno male. Soprattutto quando sai di aver fatto del tuo meglio e la gente continua a criticarti. Non sanno tutta la verità, quello che succede anche fuori dalla pista. A volte non è facile. Capisco come funziona il mondo e non mi aspetto che cambi, ma sarebbe bello se la gente si ricordasse che siamo ancora persone, che non si può vincere ogni torneo".
 
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CAT_IMG Posted on 19/4/2024, 14:17     +1   -1
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Iga Swiatek, numero 1 della classifica mondiale, dopo aver battuto al suo primo turno del torneo Wta 500 di Stoccarda Elise Mertens affronta oggi sulla terra battuta indoor tedesca Emma Raducanu. Swiatek ha parlato di questo quarto di finale, del momento della Wta e anche di Aryna Sabalenka.

Sulla partita che si terrà nel pomeriggio di oggi venerdì 19 aprile, la giocatrice polacca ha evidenziato che "sembra che tutti i pezzi del gioco di Raducanu stiano funzionando di nuovo. È bello vederlo, ovviamente ha del potenziale. Non sarà facile: sa come far girare la palla e come comportarsi bene sulla terra battuta".

Sul suo momento Swiatek sottolinea: "Sono molto contenta di come ho giocato contro Mertens. La prima partita sulla terra battuta è sempre difficile. Bisogna essere pazienti e lavorare sul punto. Qui a Stoccarda il campo è relativamente veloce, quindi serve come una buona transizione tra il tour sul cemento e quello sulla terra battuta".

Già due volte campionessa a Stoccarda punta al tris: "C'è sempre pressione in ogni torneo, analizza Swiatek, non puoi evitarla a questo livello. Nel tennis può succedere di tutto".

Sul momento della Wta: "Sento che sia io che Aryna Sabalenka abbiamo dimostrato negli ultimi anni che c'è coerenza, consistenza e costanza nella WTA. Vedremo che cosa avranno in serbo i prossimi anni. Ci sono stati giocatori che hanno dominato il circuito durante la loro carriera. e io sono solo all'inizio del lavoro da fare”.
 
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CAT_IMG Posted on 21/4/2024, 13:54     +1   -1
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"Lei ha giocato meglio di me. È difficile in questo momento analizzare le cose che ha fatto meglio di me nello specifico. Sicuramente ha servito meglio. Io non ho servito bene nel terzo set. È un peccato, ma almeno so su cosa posso lavorare" . Iga Swiatek ha riconosciuto i grandi meriti di Elena Rybakina dopo aver perso la possibilità di difendere ancora il titolo al torneo WTA 500 di Stoccarda.

La polacca aveva conquistato il Porsche Tennis Gran Prix nelle ultime due stagione, ma si è arresa alla kazaka con il punteggio di 3-6, 6-4, 3-6 in quasi tre ore di gioco. "Penso di aver reagito bene - come accaduto a Doha - ma nel terzo set il mio livello si è abbassato di nuovo. Cerco sempre di trovare nuove soluzioni, non mi arrendo mai, ma oggi non è bastato per vincere la partita" , ha continuato Swiatek in conferenza stampa. "È sicuramente positivo il fatto che io sia riuscita a portare a casa il secondo set e lavorerò duramente per vincere questo tipo di partite in futuro" .

La numero uno del ranking mondiale si è poi sbilanciata e ha rivelato quelle che - secondo lei - sono le tre migliori giocatrici del Tour WTA. Nella lista ha incluso sé stessa ed escluso la numero tre della classifica Coco Gauff. "Penso che io, Aryna Sabalenka ed Elena Rybakina siamo le migliori giocatrici del circuito, onestamente. Lei ha avuto diversi problemi fisici, ma quando è in buona salute gioca sempre bene. Ci sono aspetti del suo gioco che sono difficili da fronteggiare. È davvero un'ottima tennista" .
 
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CAT_IMG Posted on 23/4/2024, 14:19     +1   -1
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Un traguardo storico, specialmente se la protagonista ha ancora 22 anni. Iga Swiatek ha compiuto un ulteriore passo deciso verso la storia del tennis femminile, diventando la nona tennista del circuito Wta a raggiungere le 100 settimane in testa alla classifica.

Un traguardo festeggiato dalla tennista di Varsavia con un post su X: “È un viaggio impegnativo, divertente, a volte frustrante e stressante, emozionante e memorabile. Grazie a tutti per il sostegno! #ontothenextone” ha scritto Swiatek.

Un dominio iniziato quel 4 aprile 2022, quando l’inaspettata scelta di Ashleigh Barty di dare l’addio al tennis ha permesso all’allora 20enne polacca di raggiungere la vetta del ranking, esattamente 18 mesi dopo il suo primo titolo slam al Roland Garros 2020.
È iniziato tutto lì, a Parigi, dove una giovanissima teenager polacca, allora classificata alla posizione 54, sconvolse il circuito conquistando il titolo in maniera umiliante, perdendo soltanto 28 game in durante il suo percorso.

Da allora è stata una marcia trionfale, che ha portato Iga, all’età di 22, a conquistare 19 titoli Wta, di cui quattro slam, e ottenere una serie di risultati di precocità degni delle migliori tenniste della storia.

Le 100 settimane in testa al ranking, sono state intervallate dalle 8 in cui la polacca ha ceduto il trono di Aryna Sabalenka, che ha interrotto la striscia di 75 settimane al vertice. Un brillante finale di 2023, culminato col successo alle Wta Finals di Cancun, ha riportato Swiatek in testa.

Scopriamo insieme alcuni dei principali record della giovane campionessa polacca.
Swiatek è la quinta giocatrice più giovane a raggiungere le 100 settimane da numero 1 del mondo (22 anni e 326 giorni).

Davanti a lei soltanto Martina Hingis (18 anni, 264 giorni), Monica Seles (19 anni, 89 giorni), Stefanie Graf (20 anni, 20 giorni) e Chris Evert (22 anni, 293 giorni). La polacca è inoltre la quarta tennista più rapida a raggiungere le 100 settimane al numero 1 dopo aver raggiunto il primo posto (749 giorni), alle spalle di Stefanie Graf, Chris Evert e Monica Seles.

L’attuale numero uno del mondo è stata la prima giocatrice polacca - uomo o donna - a vincere un titolo del Grande Slam. Nel 2022, Swiatek ha vinto 37 partite consecutive, ottenendo la più lunga striscia di vittorie WTA del secolo e la più lunga da quando Martina Hingis ne vinse 37 nel 1997.

Altro primato è quello ottenuto alle Finals 2023 nella finale contro Jessica Pegula, alla quale la polacca ha concesso un solo game. Si è trattato del minor numero di giochi persi in una finale delle WTA Finals, superando il record di due stabilito da Martina Navratilova (1983) e Kim Clijsters (2003).

Negli ultimi quarant’anni, solo Martina Navratilova ha ottenuto più vittorie di Iga Swiatek nei primi 50 incontri contro avversarie classificate nella Top 10 della WTA. Per concludere quest’elenco impressionante, Swiatek conta già 35 vittorie da numero uno al mondo in partite del Grande Slam.

Dal 2000, solo due giocatrici hanno vinto più partite del Grande Slam come numero 1 del mondo: Serena Williams (124) e Martina Hingis (36). La Swiatek può superare la Hingis già al Roland Garros. Risultati impressionanti, per una tennista che può fare la storia di questo sport.
 
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CAT_IMG Posted on 24/4/2024, 14:30     +1   -1
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Iga Swiatek, nonostante la giovane età, ha già infranto moltissimi record. Alla vigilia del suo debutto per il Mutua Madrid Open, la polacca infatti è diventata la quinta giocatrice più giovane (22 anni e 326 giorni) a raggiungere le 100 settimane in cima alla classifica WTA.

Un record di enorme importanza, considerando che la numero 1 ha già vinto 4 Slam e un totale di 19 titoli WTA. Dopo aver perso in semifinale a Stoccarda contro una delle rivali Rybanika, Swiatek è pronta a tornare in campo da testa serie nel Mutua Madrid Open. Nel torneo di Madrid, infatti, la 3 volte vincitrice Slam non ha mai vinto, perdendo lo scorso anno in finale contro Sabalenka. Alla vigilia del suo debutto in campo – previsto giovedì contro Wang – la 22 enne ha parlato con i media.

D. Qualche parola riguardo le sue 100 settimane da numero 1.
Swiatek: “Per me è difficile comprenderlo perché è successo così in fretta, ma è piuttosto pazzesco. Mi ripeterò, ma non mi sarei mai aspettata di essere in quella posizione e rimanere ai vertici del gioco per così tanto tempo. È qualcosa che mi rende davvero orgogliosa e penso che a volte abbiamo preso delle decisioni difficili. Ho delle brave persone che mi guidano e mi aiutano; non sarei qui se fossi stata da sola. Sono così grata che tutto mi abbia portato a questo perché, soprattutto l’anno scorso, tornare al numero uno è stato un grosso problema ed è successo in modo imprevedibile. Sono orgogliosa di me stessa e di essere stata in grado di far fronte a tutta la pressione “.

D. Per quanto riguarda invece il ritiro di Garbié Muguruza (qui un’intervista alla spagnola)?
Swiatek: “In realtà, quando ero più giovane guardavo i suoi successi pensando che forse sarebbe diventata la mia giocatrice WTA preferita perché Rafa mi è sempre piaciuto. Non ho mai avuto nessuno nella WTA da seguire, quindi Garbié è stata una di loro per un po’, finché non ho iniziato a giocare nel tour, dato che era piuttosto raro essere fan sfegatato di qualcuno. È una grande giocatrice e una brava persona. Non mi sono stupita quando si è ritirata perché era da tanto tempo che non giocava, ma mi è sempre piaciuta. Ha vinto due Slam, ha giocato tante finali e tutto il resto”.

D. La terra è la tua superficie preferita, ma non dovresti dare nulla per scontato.
Swiatek: “Non ho mai avuto la sensazione di dare per scontati questi tornei perché ho perso qui l’anno scorso e a Roma; quindi, stiamo davvero giocando contro le migliori giocatrici del mondo. Non si possono vincere tutti i tornei, anche se è la mia superficie preferita, ciò non significa che il mio tennis sarà perfetto, perché il tour è intenso. Non abbiamo tempo illimitato per allenarci e lavorare su varie cose; quindi, a volte devi andare avanti con quello che hai ogni giorno”.

D. Riguardo invece all’adesione con Lancome, non è nulla a che vedere con lo sport?
Swiatek: “Sono così grata che abbiano visto del potenziale in me perché non sono quel tipo di persona che si trucca tutti i giorni e non ero sicura di adattarmi a quel tipo di prospettiva. Ma penso che siano un ottimo partner, quindi sono molto grata che abbiano voluto collaborare con me. Non era un obiettivo specifico perché non avrei mai pensato che sarebbe stato possibile per me, ma in realtà mi sono sentita davvero bene durante le riprese che abbiamo fatto; quindi forse sono pronta per questo genere di cose. Abbiamo girato dopo l’Australia, quando mi sentivo piuttosto triste e poco motivata, ma le riprese, anche se non avevano nulla a che fare con lo sport, mi hanno dato la prospettiva che vale la pena lavorare duro se si hanno opportunità del genere. Quindi è stato molto divertente e anche piuttosto folle”.
 
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CAT_IMG Posted on 29/4/2024, 23:33     +1   -1
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La conferenza stampa della polacca Iga Swiatek, n.1 del WTA, al termine del suo match vinto in due set contro la spagnola Sara Sorribes Tormo.

IL MODERATORE: Qual è la tua riflessione immediata sulla partita?
IGA SWIATEK: Sostanzialmente sono soddisfatta della prestazione. È stata davvero solida e sono soddisfatta del modo in cui mi sono adattata al gioco di Sara. Mi sento come se sapessi già come affrontarla dopo queste due partite che abbiamo giocato a Pechino e alla United Cup. Ho imparato una lezione da questo. Ho semplicemente giocato in modo davvero efficiente.

Q. La prossima volta affronterai Bea. Una cosa avete in comune: nel vostro paese siete i volti del vostro sport, tu con la Polonia, lei con il Brasile. Come ti sei adattata a questo? Rispetto alla pressione su di te ci sono stati fasi per te prima che tu assumessi quel ruolo in Polonia?
IGA SWIATEK: Non direi che ci fossero fasi, perché tutto è successo davvero all’improvviso dopo il Roland Garros 2020, ma allora non sapevo se sarei stata solo una atleta occasionale, o se sarei riuscita a confermarmi. Quindi sicuramente penso che la mia coerenza mi abbia messo in quella posizione. Direi che è un bel ruolo da avere, perché l’ho sempre desiderato. Inoltre, è più facile trovare la motivazione quando hai la sensazione che i bambini ti stiano guardando. Ma d’altra parte c’è anche un po’ di esperienza sulle le tue spalle. Non è facile bilanciarla, perché tutti ti trattano come se dovessi giocare per loro, non per me, quindi sto imparando come affrontarlo e come non lasciare che ciò influenzi la mia mentalità o il mio atteggiamento.

Q. Parlando della partita con Bea, l’hai affrontata al Roland Garros dell’anno scorso, una partita serrata. Sono curioso di sapere quali sono i tuoi ricordi di quella partita e quanto forse hai imparato e tratto da quel match a oggi?
IGA SWIATEK: La cosa più importante che ricordo è stato il primo set davvero serrato. Il tie-break è stato stressante. Ricordo che anche il pubblico era pazzo, perché Il pubblico brasiliano si porta dietro tutti questi strumenti facendo un piccolo festival musicale. Così è stata sicuramente un’esperienza diversa, bella ma dura da gestire. E’ stata una partita davvero intensa e un primo set lungo. Non mi aspetterei sicuramente una partita facile contro Bea. E’ una grande giocatrice.

Q. Sembra che le squadre dei giocatori stiano diventando più grandi e sempre più giocatori stanno vedendo il valore di avere più persone intorno a loro. Ovviamente hai persone intorno a te ormai da un po’. Quando eri più giovane, cosa ti ha fatto capire che quello era un parte importante del tennis e che non è solo uno sport singolare, che hai bisogno di persone intorno a te?
IGA SWIATEK: Penso che fosse abbastanza ovvio per me ripetermi che è bello investire su me stessa. Chi mi conosce ricorda che volevo avere il mio fisioterapista, per esempio, perché in un certo senso sapevo che il lavoro che stavo facendo avrebbe potuto avere un impatto quando ne avrei compiuti 30. E se questo mi garantisce tre anni in più vale già la pena farsi un fisioterapista. Ho trovato Maciej che è fisioterapista e preparatore atletico contemporaneamente. In termini di quello che fa Daria, ho molto lavoro da fare, non solo la parte psicologica, ma dal punto di vista comunicativo. Come quando avevo bisogno di coinvolgere più persone, mi ha davvero aiutato a gestirlo, mettendo su una squadra che lavori davvero insieme. Jules può confermare (sorride).
Hanno tutti molto lavoro da fare. Quindi anche se la squadra è piuttosto piccola, mi sento come se avesse cura di me. La squadra potrebbe essere più grande di quanto avessi mai pensato (sorride), ma hanno tutti ancora molto lavoro da fare, e con queste cose di cui abbiamo parlato all’inizio, hai bisogno che queste persone ti aiutino a sentirti al sicuro.

D. Ovviamente il tuo movimento è uno dei tuoi punti di forza, ma stavamo parlando con Naomi, e lei ha detto di aver assunto un allenatore di movimento che è un’ex ballerina. E ho scoperto anche Novak, uno che si muove così bene, lavora specificatamente con un allenatore del movimento. L’hai mai fatto o hai pensato di farlo? A molte persone piace anche lavorare più sulla loro forza per renderlo migliore, questo aspetto rientra sempre nello stesso lavoro che svolgi con il tuo normale allenatore di fitness?
IGA SWIATEK: Non ho mai avuto alcuna esperienza lavorativa con l’allenatore del movimento, perché non ne ho mai incontrato nemmeno uno, ma sono contento del lavoro che stiamo facendo con Maciej, quindi non ha senso per me lavorare con qualcun altro. Il suo il lavoro è sicuro (sorride). Come hai detto, mi muovo bene, quindi non voglio analizzarlo eccessivamente o trovare problemi dove in realtà non ci sono. Abbiamo ancora molto lavoro da fare in campo, quindi non direi di aggiungere cose nuove, non mi aiuterebbe.

D. Quando guardi indietro, torni mai a rivedere ad esempio il primo Roland Garros che hai vinto, o quello Junior di Wimbledon o vecchi momenti salienti di quelle vittorie?
IGA SWIATEK: Vorrei farlo di più, perché è sempre bello guardarlo, ma dovrei comunque guardare un paio di partite da analizzare. E’ difficile per me trovare la motivazione per guardare partite che devo guardare comunque. Quindi non le guardo. Onestamente, nella mia vita, ho guardato solo i miei momenti salienti contro Naomi nel 2019, perché mi sono infortunata subito dopo nel torneo ed è stato il primo torneo in cui mi sono sentita come me se avessi una possibilità nella WTA, quindi ho guardato questi highlights perché mi hanno fatto davvero sorridere.
 
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CAT_IMG Posted on 1/5/2024, 14:20     +1   -1
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Piccolo passo a vuoto, poi la solita normale amministrazione. Dura soltanto un set la resistenza di Beatriz Haddad Maia contro Iga Swiatek ai quarti di finale del Master 1000 di Madrid: dopo aver conquistato il primo set per 6-4, la brasiliana si è dovuta arrendere alla furia della numero uno al mondo, che ha ribaltato l’incontro con un netto 4-6 6-0 6-2.

Continua dunque la corsa della campionessa polacca verso la seconda finale consecutiva nella capitale spagnola. In conferenza stampa Swiatek ha parlato della propria mentalità, aggiungendo una simpatica battuta su Rafa Nadal.

La 22enne di Varsavia ha analizzato così la sua vittoria su Haddad Maia: "È stata una partita in cui ho dovuto attenermi alla tattica, perché nel primo set c'è stato un momento in cui ho iniziato a commettere troppi errori non forzati, tutto perché volevo giocare troppo velocemente. A quel punto mi sono fermata a pensare esattamente a cosa dovevo fare, fino a quando ho capito che dovevo tornare alle basi, a ciò che dovevo fare oggi. Mi ci è voluto un po' per capirlo, più del solito, ma sono contento che sia successo dopo il primo set".

Sulla sfida contro la Spagna in Billie Jean King Cup. "Al momento non ci penso, visto che stiamo parlando di una competizione che si svolgerà a novembre, è ancora molto lontana. Spero di poter giocare per la prima volta in finale, perché negli ultimi anni è stato molto fastidioso essere costretti a saltare le finali a causa dei tempi stretti. Vedremo se sarà finalmente possibile, inizierò a pensarci presto" ha dichiarato Swiatek.

La sua mentalità è cresciuta visibilmente nel corso degli anni. "Non direi che oggi ho fatto il miglior lavoro, perché mi ci è voluto un po' di tempo, quindi probabilmente ho fatto qualcosa che non andava bene. Onestamente, non ricordo nemmeno come stavo due anni fa, preferisco guardare al futuro. Non ricordo nemmeno gli infortuni che ho avuto, non analizzo queste cose. Ora le situazioni sono diverse, anni fa per me era normale perdere incontri o lottare al limite per ognuno di essi, non ero ancora top 10, non ero uno dei migliori. Ora ho un punto di vista diverso, ora tutti si aspettano da me vittorie facili. Questo cambia tutto, anche se in campo non abbiamo tempo di pensare alle aspettative degli altri. Cerco di gestire le mie aspettative e di scegliere la soluzione giusta in ogni momento".

La numero uno della classifica Wta ha infine concluso commentando la richiesta di una maglia di Nadal da parte di Cachin dopo la propria sconfitta. "In realtà, se giocassi contro Rafa, sono sicuro che gli chiederei anche io una maglia (ride). Purtroppo non sarà possibile” ha scherzato Swiatek.
 
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CAT_IMG Posted on 2/5/2024, 22:21     +1   -1
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Il Mutua Madrid Open nel pomeriggio ha salutato la sua prima finalista per il 2024, la n.1 al mondo Iga Swiatek. Vittoria netta contro Madison Keys della n.1 al mondo, come sempre ingiocabile in campo e quasi illeggibile in conferenza stampa. In attesa della seconda semifinale ecco le dichiarazioni rilasciate dalla polacca ai giornalisti, con una interessante riflessione riguardo il nuovo format dei 1000 da due settimane.

D: “Iga congratulazioni, stai giocando un tennis fantastico, tornei di alto livello consecutivi, a volte sul campo sembri invincibile. Quanto ti senti in fiducia ora?“
Swiatek: “Abbastanza in fiducia. Ad ogni torneo che gioco ottengo un buon risultato. Quindi molto in fiducia, e contenta di poter giocare con continuità semifinali, finali e ogni tanto vincere. Il lavoro sta pagando, è una bella posizione in cui stare“.

D: “La gente guarderà il tuo torneo finora e penserà che sia stato un altro cammino facile. Tu lo senti così?“
Swiatek: “Non proprio, perché nella maggior parte di queste partite puoi vedere il punteggio, e in base a quello regolarti, ma c’è molto di più oltre al punteggio su cui lavorare . Quindi non direi che è stato facile, perché all’inizio non avevo molto tempo per adattarmi alle condizioni. Ho dovuto farlo per un po’ durante il torneo. Ma nel complesso i miei incontri sono stati piuttosto buoni. Ho giocato in modo efficiente, quindi sono felice di aver potuto giocare così ed essere fresca anche prima della finale“.

D: “Hai detto l’altro giorno che la concentrazione è una delle chiavi per le tue nette vittorie. Come la mantieni? Cosa dici a te stessa? La tua mente va mai a cose casuali in campo, come dicono a volte gli altri giocatori, o si tratta solo della partita e nient’altro?“
Swiatek: “No, mentirei se dicessi di non avere pensieri casuali. Li ho, ma il punto è cosa ne fai. Non direi che la mia attenzione sia sempre costante, perché alcuni giorni sono migliori, alcuni sono peggio. Ma anche in quei casi, so che posso ancora giocare un buon tennis e vincere. Ho alcune capacità e questo è ciò su cui abbiamo lavorato fin dall’inizio del mio lavoro con Daria. Ma non direi che dovrei lavorarci di più. Devo solo implementare le cose al momento giusto durante la partita se sento che la mia concentrazione si sta abbassando“.

D: “C’è un dibattito in corso sui tornei da due settimane come questo. Alcuni giocatori dicono di preferire il giorno di riposo, altri di poter passare più tempo a casa. Tu cosa ne pensi?“
Swiatek: “Onestamente, è difficile da dire, perché posso concordare con entrambe queste opinioni. Ci sono momenti in cui sembra che abbiamo questi giorni liberi e sarebbe bello finire prima. Quando abbiamo una settimana libera prima di un Grande Slam ad esempio, allora forse possiamo avere un po’ di tempo in più e tornare a casa per un po’. Ma durante il tour siamo in quel tipo di situazione in cui lasceremo casa per più di due, tre mesi e dobbiamo adattarci.
D’altra parte, aiuta davvero avere un giorno libero per essere pronti fisicamente per la partita successiva, quindi fisicamente è più facile recuperare durante i tornei, ma mentalmente devi essere pronto senza avere veramente giorni liberi, perché anche quando lo abbiamo, di solito veniamo qui ad allenarci e vediamo i campi, vediamo queste facce, mangiamo lo stesso cibo. Quindi non è che puoi staccarti del tutto. Da un lato è più facile fisicamente, ma dall’altro mentalmente a volte è difficile, ma non siamo proprio noi a deciderlo, quindi dobbiamo adattarci“.
 
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CAT_IMG Posted on 4/5/2024, 23:05     +1   -1
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[1] I. Swiatek b. [2] A. Sabalenka 7-5 4-6 7-6(7)

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La WTA è un gioco semplice: tutte si impegnano, e alla fine vince Iga Swiatek. Anche al Mutua Madrid Open è la n.1 ad alzare il trofeo, primo nella capitale spagnola, nono di categoria 1000, terzo del 2024 dopo Doha ed Indian Wells. Lo fa prendendosi la rivincita della finale 2023, quando era stata Aryna Sabalenka a tornare a casa con la coppa. Oggi, nonostante degli ottimi momenti, la bielorussa non ha saputo contrastare con la necessaria costanza il ritmo incessante della polacca, da parte sua comunque non perfetta, che fa però quel che serve per portare a casa il ventesimo titolo della carriera al termine della finale più lunga dell’anno. E, non fa mai male ricordarlo, a 23 anni non ancora compiuti. Sempre più n.1 del mondo, sempre più difficile da mettere in discussione, specie dopo aver battuto per la settima volta su 10 l’attuale n.2 al mondo. E se è questa l’Iga che andrà a Roma…probabilmente vedremo sul centrale del Foro Italico la stessa scena a cui si è assistito oggi su un Manolo Santana baciato dal sole al tramonto.

Primo set: tante occasioni, più solida Swiatek. Passa lei in vantaggio
Inizio non eccezionale da parte di entrambe, con Sabalenka sorprendentemente un po’ in ritardo sul dritto e Swiatek in affanno invece dal lato del rovescio. Errori gratuiti dovuti anche a una evidente tensione (nonostante sul Manolo Santana siano fin troppi i posti vuoti) che portano a break iniziale della polacca poi prontamente restituito. Andando avanti nel match si susseguono occasioni di andare in vantaggio per entrambe, con la giocatrice al servizio che appare sempre in difficoltà, salvo ritrovare l’aiuto della battuta nei punti caldi. Sono così tre le palle break annullate da Swiatek (con una bella mano di Sabalenka, che ne affossa due in rete), due dalla bielorussa, che ritrova incisività nel dritto quando serve.

Alla lunga pesano però le occasioni smarrite durante il percorso, anche quelle in cui avrebbe potuto far punto da chiare situazioni di vantaggio in campo aperto prima di dare via libera a Iga. Che, molto più rapace, prende possesso del territorio nell’undicesimo game, andando poi di forza a prendersi il break con un vincente di rovescio lungolinea che evidenzia le differenze tra le due, poi scolpite chiudendo dopo un’ora di gioco un parziale bilanciato in cui i dettagli hanno scavato il solco. Notizie non buone per Aryna, dato che Swiatek è 20-1 nelle finali dopo aver vinto il primo, 7-0 in quelle su terra.

Secondo set: Sabalenka fa e disfa, ma è lei a spuntarla per la gioia del pubblico. Si va al terzo
Il secondo parziale restituisce una Swiatek meno precisa e più “gentile”. Qualche regalino per la bielorussa arriva, molto brava da parte sua ad aggredire ed incrociare in risposta, impedendo di prendere bene il tempo alla polacca, costretta a cedere il servizio. Di lì a poco la partita si trasforma però in uno psicodramma, con tre break consecutivi (quindi quattro con quello di cui sopra). Che, o per colpe o per demeriti, portano tutti il marchio di Sabalenka, tanto aggressiva e incisiva in risposta quanto insicura ed evanescente al servizio, come dimostrano i tanti punti persi dopo aver aperto il campo a cui fa da capofila il dritto lungo a campo aperto con il quale ha perso il secondo break. Ma, proprio quando la partita pareva pronta ad essere azzannata definitivamente dalla n.1, Aryna con una serie di dritti di pesantezza comodino accende il pubblico e soprattutto riaccende sé stessa. E così, tra il boato della folla, trova un super decimo game in risposta, chiuso con un poderoso dritto vincente lungolinea (usato decisamente troppo poco) che porta il match al terzo.

Terzo set: Swiatek la vince di testa alla distanza. Madrid è sua
Non perde tempo Aryna a tenere la matura e solida falsariga mostrata sul finale del secondo, e con due scambi durissimi, entrambi chiusi di prepotenza, aiutandosi molto anche da un rovescio molto efficace nel match odierno, annulla due pesanti palle break alla polacca. E, evidenziando chiaramente dove sia finita l’inerzia della partita, va a lei a strappare il servizio a Swiatek, ancora chiudendo il game con un vincente, stavolta di dritto. Quando entra in questo ritmo può diventare difficile gestirla anche per Swiatek…che rimane però la n.1 al mondo. E nel gioco immediatamente successivo risponde con più calma e precisione, mandando leggermente in crisi la bielorussa, che quasi non si aspettasse una reazione così improvvisa si fa cogliere alla sprovvista e restituisce con fin troppa facilità il vantaggio guadagnato. Ma, nonostante qualche rischio qua e là la n.2 al mondo va avanti a testa bassa e sfruttando imponentemente l’uscita dal servizio riesce a tenersi quel pizzico in avanti.

La conclusione più giusta di questa fantastica partita, un tie-break anch’esso equilibrato fino all’ultima curva, Swiatek. Dopo aver cancellato tre match point, tutti con la mano del servizio, al suo secondo grazie a un dritto lungo di Sabalenka dopo una serie di pazzeschi scambi, finisce lei per terra, a festeggiare. Meritatamente, ma a dirla tutta oggi la cosa più giusta sarebbe stata un pareggio per lo spettacolo messo in campo da entrambe nella più lunga finale della storia del torneo. La WTA faccia una statua alla tigre di Minsk e a Iga da Varsavia.

Le dichiarazioni della campionessa, prima di essere sommersa dai coriandoli, al momento della premiaizone: “Aryna, è stata una finale incredibile, è sempre una grande battaglia contro di te. Mi hai obbligato ad essere una giocatrice migliore e per questo ti ringrazio. Grazie al mio team, non so che cosa dire di più per rendere speciale questo momento, grazie per avermi seguito e capito. Non sarei qui senza di voi, speriamo di poter continuare così. Scusate sono molto stanca, grazie anche al pubblico per essere rimasti fino alla fine, siete già pronti per il prossimo anno!“.

Arrivate dopo la solita gentilezza e cortesia, anche dopo una sconfitta dura da digerire, di Sabalenka: “Lo scorso mese è stato molto intenso per me, grazie per questo fantastico torneo. Per me l’atmosfera qui è stata sempre molto speciale. Ho cercato di rendere il match più lungo possibile. Scusami, mi sono un po’ persa, forse dovrei ringraziarti e complimentarmi con te per il torneo che hai giocato (ride riferendosi a Iga, ndr). Chissà che non ci si incontri l’anno prossimo. Questo è forse il match più lungo che abbiamo giocato, spero vada meglio il prossimo anno. Grazie al mio incredibile team, vi siete sempre dedicati a me, mi tenete sempre in grande considerazione. Siete la mia squadra in tutti i sensi“.
 
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CAT_IMG Posted on 5/5/2024, 13:16     +1   -1
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Dopo la finale fantastica andata in scena nel 2023, Iga Swiatek e Aryna Sabalenka hanno deciso di replicare e, se possibile, di alzare ulteriormente il livello. Se l’anno scorso il titolo era andato alla bielorussa, quest’anno la polacca ha la sua rivincita, trionfando in un’epopea di tre ore e un quarto.

“E ora chi dirà che il tennis femminile è noioso?“ – esordisce la n°1 del mondo, della race e delle ultime stagioni a fine partita, facendosi trasportare da una rara emozione. A soli 22 anni (ne compirà 23 l’ultimo giorno di maggio) Iga Swiatek vince il 20esimo torneo della carriera, diventando la più giovane a conquistarne così tanti da Wozniacki nel 2012 nonché la polacca più titolata di sempre in singolare, raggiungendo Radwanska a quota 20. Lo ribadiamo: a 22 anni.

La tennista nativa di Varsavia ha rischiato grosso in finale, dovendo annullare tre match point, ma alla fine non ha ceduto, conquistando l’unico grande titolo europeo su terra che le mancava (nonché il settimo titolo nelle ultime sette finali). In questo momento, infatti, Swiatek è attualmente la campionessa in carica di Madrid e Roland Garros, avendo già vinto anche due volte a Roma e a Stoccarda. La polacca vince ininterrottamente almeno un big title su terra da cinque anni consecutivi: meglio di lei, nella storia della WTA, hanno fatto solamente Evert (dal 1972 al 1977 inclusi) e Graf (dal 1991 al 1996 inclusi). Non proprio due qualunque.

Dei venti trofei che Swiatek ha in bacheca, ben nove sono WTA1000: niene male considerando che ha preso parte ad appena 29 tornei di questa categoria! Solo Victoria Azarenka, tra le giocatrici in attività, ha fatto meglio di lei con 10 titoli ‘1000’. Il palmares di Iga comprende anche quattro Slam, una WTA Finals, cinque WTA 500 e un WTA 250.

Nella finale più lunga della storia del torneo, durata quasi tre ore e un quarto, ancora una volta Iga non ha perso l’occasione per scrivere la storia. Difficilmente sarà l’ultima.

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La finale più lunga della storia del Mutua Madrid Open, la partita dell’anno senza dubbio alcuno ha alla fine incoronato la sempre più indiscussa n.1, Iga Swiatek. Un match meraviglioso, dall’intensità pazzesca, che ha premiato la giocatrice più fredda nei momenti chiave. Molto meno fredda invece in conferenza stampa la polacca, felice per quanto un po’ sulle sue, al momento di analizzare l’ennesima grande vittoria, dopo essere anche stata ad un passo dalla sconfitta.

D: “Congratulazioni. Dicci come ti senti ora“
Swiatek: “Provo tante emozioni, ma sono davvero fiera di me stessa e molto felice perché avere partite come questa in cui devi lottare per venirne a capo rende tutto ancora migliore“.

D: “Il livello del tennis femminile attualmente è ottimo, migliore di quello maschile, oppure non ti interessa affatto? Hai giocato duramente 3 ore e 11, solo tre set, ma ci pensi o semplicemente non ti interessa?“
Swiatek: “Beh, penso che ovviamente se dovessimo giocare contro un uomo perderemmo. Non è questo il punto. Riguarda il modo in cui due giocatori si confrontano l’uno contro l’altro. Quindi penso che potremo giocare grandi partite. Sono la numero 1, ma vedo ragazze in top 10 con cui possiamo giocare partite davvero intense. Penso che sia tutta una questione di emozioni che porta nelle persone, e penso che non dovresti confrontare il livello del tennis, ma dovresti confrontare ciò che ti dà quando lo guardi. Penso che la gente possa imparare molto guardando il tennis femminile, e può essere interessante ed emozionante“.

D: “Quanto è stato folle per te? Lo hai realizzato mentre giocavi?“
Swiatek: “Sì, quel tie-break è stato pazzesco, ma non hai davvero il tempo di pensarci che subito devi giocare il turno successivo. Non volevo pensare al passato ma solo concentrarmi sul momento esatto in cui mi trovavo. Ma penso che soprattutto sia stato folle“.

D: “Come ti sentivi sui match point?“
Swiatek: “Prima del tie-break pensavo ‘okay, lei ha un match point’. A volte succede che perda il servizio quando siamo 5-4 o qualcosa del genere. Non è la prima volta nella mia vita, ci proverò e basta. Ho deciso di giocare un servizio veloce, incisivo, volevo essere coraggiosa in quel momento. Quando si è trattato del tie-break, ero tipo ‘sono ancora qui, ok’, perché pensavo che sarebbe finita durante il set. Ma nel tie-break, non ho pensato molto al passato e mi sono concentrata solo su ogni singolo punto. Ma di sicuro quando ho avuto un match point e lei ha servito un ace, ho pensato perché io non potessi farlo in quel momento (ride)“.

D: “Lei ha probabilmente giocato la sua migliore partita contro di te. Cosa stava facendo che non riuscivi a risolvere durante il match?“
Swiatek: “Direi che non stavo rispondendo alla seconda come nelle partite precedenti. Ma non sono sicura se si tratti del servizio di Aryna o della mia risposta, quindi è difficile per me dire di sì. Ma di sicuro stava servendo bene, è stata la giocatrice che ha servito meglio tra quelle affrontate qui. Quindi non era facile quando otteneva sempre un paio di punti gratuiti durante ogni game. Ma Aryna ha un gioco davvero intenso, e quando sfonda giochi molti scambi in difesa. Penso che si tratti più di chi sarà meno stressato e in grado di giocare con più libertà. Penso che in realtà per la maggior parte della partita abbia giocato in maniera più coraggiosa, io a volte ero un po’ indietro. Alla fine volevo solo essere anche io più propositiva“.

D: “Come valuti questa partita emotivamente e dal punto di vista tennistico tra tutte le grandi battaglie che hai avuto in passato nella tua carriera?“
Swiatek: “Questo è difficile, perché tendo a cancellare la maggior parte delle cose quando sono già accadute. Quindi è difficile fare paragoni con le partite precedenti, ma direi che guardando solo le finali, penso che sia stata la più intensa e folle che abbia mai giocato, e il finale la rende ancora più folle. Su tutte le partite è difficile da dire“.

D: “Prima della cerimonia di premiazione, sulla panchina eri a telefono. Chi è la prima persona che hai chiamato dopo una vittoria del genere? A cosa stavi pensando?“
Swiatek: “Mio padre e mia sorella, ma non sentivo. Erano abbastanza felici ed emozionati, ma la musica era così forte che non capivo cosa dicessero. Quindi dovrò parlarci dopo“.
 
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