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Lorenzo Sonego

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CAT_IMG Posted on 30/12/2023, 15:14     +1   -1
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Lorenzo Sonego ha terminato la scorsa stagione conquistando la Coppa Davis e inizierà quella nuova rappresentando ancora l'Italia: questa volta alla United Cup. Il team azzurro è stato inserito nel Gruppo D con Germania e Francia e disputerà le sue partite a Sydney.

Sonego sarà quindi chiamato a un doppio impegno piuttosto complicato in singolare, perché se la vedra con Alexander Zverev e Adrian Mannarino. Il piemontese ha offerto un fondamentale contributo in Coppa Davis sia nella fase a gironi che alle Finals, dove ha vinto i due incontro giocati in doppio con Jannik Sinner.

I due hanno dimostrato di conoscersi bene ed espresso un altissimo livello di gioco sia con l'Olanda che con la Serbia. "È un sogno che si avvera, un trionfo che ci colloca nella storia. Vincere la Coppa Davis è un risultato che farà parlare di noi per tutta la vita, proprio com’è successo ai nostri illustri predecessori. Anche perché per tanto tempo sembrava un risultato impensabile. Sarà che sono un ottimista ma io lo pensavo già da due o tre anni. Sapevamo di essere vicini, che ormai ci mancava pochissimo. Due anni fa siamo arrivati ai quarti di finale, lo scorso anno alle semifinali", ha dichiarato Sonego in un'intervista esclusiva rilasciata al quotidiano La Repubblica. "Quest’anno, con un Sinner in forma così straripante, è diventato tutto più semplice. Nessun dubbio: Jannik diventerà il numero uno. Sono mesi ormai che sta dimostrando di essere al top: per lui sarebbe un risultato quasi naturale. Jannik è un ragazzo semplice, tranquillo, umile. Caratteristiche in cui mi specchio pure io. Insomma, noi due ci siamo trovati” .
 
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CAT_IMG Posted on 9/1/2024, 15:15     +1   -1
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Buona la prima per Lorenzo Sonego nel torneo Atp 250 di Adelaide. Il tennista piemontese, dopo una United Cup con più ombre che luci è riuscito a superare lo scoglio di Yannick Hanfmann con il punteggio di 7-5 2-6 7-6.

Un tie break durissimo in cui è riuscito a spuntarla 11 punti a 9. Partita molto lottata, combattuta punto a punto ma che alla fine ha sorriso all'azzurro il cui prossimo avversario agli ottavi di finale sarà lo statunitense Sebastian Korda.

Grande soddisfazione per Lorenzo, dopo una lunga battaglia sfiancante durata quasi tre ore (2.55 h): “È stato durissimo giocare contro Yannick, contrastare il suo tennis aggressivo non è stato facile. È stata una battaglia tosta. Ho lottato su ogni punto e mi sono goduto ogni momento trascorso in campo. Sono felice di aver strappato la vittoria ed essere al secondo turno. Abbiamo giocato un incredibile tie-break oggi. Sono contento di questo. È un bell'inizio di stagione, anche se sono piuttosto stanco dopo il primo turno”, ha dichiarato il nativo di Torino al termine del match contro il tedesco.

La testa ora è già al prossimo avversario, Korda, specialista della superficie: “Mi aspetta un'altra gran lotta contro Sebastian, è un ragazzo giovane e molto talentuoso. Continuerò a combattere per cercare di andare avanti nella competizione”, ha concluso il 28enne.
 
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CAT_IMG Posted on 17/1/2024, 01:11     +1   -1
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Una grande prova di Lorenzo Sonego che sconfiggendo Daniel Evans in riporta completa l’en-plein di tennisti italiani approdati al secondo turno sei su sei. Una sfida non semplice che ha visto il tennista torinese emergere con il passare del tempo.

Per Sonego adesso ci sarà una sfida di cartello contro il numero 2 Carlos Alcaraz e la possibilità di calcare per la prima volta il campo della Rod Laver Arena. Del match contro Evans, della sfida con Alcaraz e di cosa sia cambiato dal successo di Malaga in Davis ha parlato Sonego nella classica conferenza stampa post partita.

IL MODERATORE: Congratulazioni, sei approdato al secondo turno. Come ti senti dopo questa partita?
LORENZO SONEGO: “Sono davvero felice per come è andata la partita. Ho giocato una buona partita. Evans è un buon giocatore, un combattente e sapevo che era difficile giocare contro di lui, ma sono davvero felice di raggiungere il secondo turno.”

D. Affronterai al secondo turno Carlos Alcaraz. Sono curioso di sapere quanto ricordi di quando lo battesti qualche anno fa a Cincinnati, cosa ricordi di quella partita?
LORENZO SONEGO: “Era molto giovane, adesso la situazione è differente. Era il numero 50 del mondo, adesso è il numero 2. È migliorato molto nel suo modo di giocare e dovrò fare del mio meglio per batterlo. Voglio fare sicuramente del mio meglio perché ogni volta è un’opportunità per migliorare qualcosa nel mio tennis. Voglio semplicemente godermi la sfida.”

D. Si capiva già chiaramente che era molto bravo allora. Cosa pensi del suo modo di giocare? Ti ricordi qualcosa che ti ha colpito?
LORENZO SONEGO: “So che ha cambiato molto il suo modo di giocare. E’ un altro giocatore. È aggressivo in campo. Sta vicino alla linea di fondo e vuole essere sempre aggressivo. Ha un buon tocco, è bravo nel gioco di volo e ha ottime doti in risposta. Da parte mia posso fare qualcosa col servizio, dovrò essere aggressivo.”

D. Quanto sei emozionato per l’opportunità di affrontare uno dei migliori giocatori in un palcoscenico così importante?
LORENZO SONEGO: “Penso che sia davvero bello essere qui e giocare sul Centrale. Questa è la mia prima volta in campo e voglio davvero divertirmi.”

D: Per essere uno che si esalta nella lotta e nella bolgia questa sera sei stato accontentato. Una bellissima atmosfera, una bellissima partita. Qual’è stato il momento chiave?
LORENZO SONEGO: “Di sicuro all’inizio sono andato in difficoltà soprattutto in risposta, non riuscivo a trovare il timing, non riuscivo a rispondere con continuità. Ad un certo punto sono riuscito a trovare il modo per rispondere, leggere meglio il suo servizio. Sulla seconda non ho più regalato punti in risposta. Devo dire che sono stato bravo a rimanere lì nel tie-break del secondo set perché sul 4-0 sembrava ormai andato quel tie-break. Sono stato bravo a tirarlo su e a giocare con coraggio in alcuni momenti, facendo le scelte giuste nei momenti importanti. Sono contento. Quel tie-break ha cambiato la partita, vincerlo ha dato una botta al morale dell’avversario e mi ha sicuramente dato più serenità nel gioco”

D: Prossimo turno Alcaraz, un altro bel test.
LORENZO SONEGO: “Quest’anno tutte le partite che ho giocato sono state con giocatori di alta classifica, che mi possono servire per capire a che punto sono nel mio livello di gioco. Mi possono far solo che bene per migliorare e vedere su cosa posso lavorare dopo questo torneo. Quest’anno stiamo cercando di migliorare giorno dopo giorno. C’è bisogno di tempo e c’è bisogno di vedere in queste partite cosa succede.”

D: Sei più soddisfatto di aver rimontato nel secondo set o di aver vinto il quarto set? Nel quarto hai avuto sette palle break ed eri avanti 5-0 nel tie-break e lui è tornato sotto 5-4. Nonostante tutto hai comunque chiuso la partita. Sei rimasto lì ma si poteva anche perdere la concentrazione, farlo rientrare e andare al quinto. Sono due aspetti della stessa partita, due aspetti che hanno sottolineato la tua forza mentale.
LORENZO SONEGO: “Secondo me il secondo set è stato il più importante. Nel quarto c’era tensione ed è stata dura da chiudere. Se fossimo andati al quinto set, ovviamente sarebbe stata ancora una partita tosta, tutta da giocare, però ero più fiducioso e avevo capito come affrontarla, come giocare. Nel secondo set, ho avuto molte più difficoltà. Sono rimasto aggrappato al match, servendo molto bene e basta. Sicuramente il secondo set ha cambiato la partita. Nel quarto anche se l’avessi perso, ero abbastanza tranquillo e soddisfatto di quello che stavo facendo.”

D: Ti senti un giocatore diverso dopo quello che è accaduto a Malaga? Più forte, più consapevole oppure a parte la gioia non è cambiato nulla?
LORENZO SONEGO: “Già prima di Malaga ero soddisfatto della mia stagione. Anche se non avessi raggiunto quel risultato non mi sarei lamentato della mia stagione. Ovviamente vincere una competizione così ti dà ulteriore fiducia, ulteriori stimoli. Non penso sia cambiato più di tanto”
 
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CAT_IMG Posted on 18/1/2024, 14:47     +1   -1
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Lorenzo Sonego è stato eliminato al secondo turno dell’Australian Open, battuto in quattro set dal numero 2 del mondo Carlos Alcaraz con il punteggio di 6-4 6-7(3) 6-3 7-6(3) in un match molto più equilibrato di quanto ci si potesse aspettare, nel quale Lorenzo ha buttato come sempre il cuore oltre l’ostacolo. Nel corso della conferenza stampa post-partita Sonego ha innanzitutto analizzato l’incontro e le condizioni di gioco: “All’inizio abbiamo fatto entrambi fatica a trovare il ritmo, pochissimi scambi, le condizioni col sole erano rapidissime, la palla volava. Poi dopo il primo set il livello si è alzato molto e col passare dei minuti la partita è entrata nel vivo ed è stata davvero intensa”.

L’italiano, che aveva battuto Alcaraz nell’unico precedente (Cincinnati 2021), ha parlato dei progressi del suo avversario nel corso degli ultimi due anni e mezzo e delle difficoltà di affrontare un campione del genere: “E’ un giocatore che ti aggredisce subito fin dalla risposta e quando ha tempo di caricare tutto il peso sulla palla ti fa davvero male, è bravissimo ad anticipare i colpi e a toglierti il tempo, specialmente col rovescio. Ti fa correre da un lato all’altro del campo, non ti fa respirare”.

E alla domanda di Vanni Gibertini di Ubitennis “E’ stata la partita in cui ti sei divertito di più tra quelle che hai perso?” Sonego risponde con un sorriso:
“Sicuramente mi sono goduto il gioco e l’atmosfera e sono molto felice della mia prestazione, ma in generale riesco a divertirmi anche quando perdo, se so che ho lasciato tutto quello che avevo sul campo, se so che la prestazione è stata una prestazione di qualità”

Ancora Gibertini: “Quali sono i tuoi obiettivi per quanto riguarda il 2024?”
Sonego: “Non ci siamo posti obiettivi precisi a livello di classifica: l’idea è quella di puntare a migliorare dal punto di vista tecnico, ho ancora margini di miglioramento, specialmente in risposta e col rovescio. Cercheremo di iscriverci ai tornei più competitivi, se l’obiettivo è quello di migliorare bisogna giocare grandi partite e le grandi partite si giocano nei tornei più difficili. Per questo adesso giocherò a Rotterdam e a Dubai”.
 
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CAT_IMG Posted on 31/1/2024, 14:57     +1   -1
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Li abbiamo visti qualche mese fa fare la storia in quel di Malaga, riportando la Coppa Davis in Italia dopo quasi mezzo secolo. Jannik Sinner e Lorenzo Sonego non sono solo compagni di doppio ma sono anche grandi amici e l'azzurro ha fatto - come tutti noi - il tifo da casa per il numero quattro al mondo.

Jannik Sinner ha riscritto la storia del tennis italiano e Lorenzo è stato incollato ad assistere alla finale. Il talento torinese ha raccontato le sue impressioni ai microfoni di Tuttosport ed ha commentato la vittoria di Jannik su Medvedev: "Ho visto la finale a casa, incollato alla TV. Ero preoccupato dopo i primi due set, Medvedev aveva cambiato approccio e strategia, era aggressivo come non mai. A un certo punto del secondo set è cambiato qualcosa e sinceramente ho sentito il batticuore, Jannik ha accelerato e Medvedev accusava la fatica, ero un tumulto di emozioni. Alla fine il match da fuori è ancora peggio, soprattutto quando vedi qualcuno a cui sei legato. E io in TV vedo solo gli amici giocare".

Sonego ha poi parlato del significato di questa vittoria: "Rappresenta una spinta in più per tutti noi a cercar di superare il limite, non vediamo l'ora di allenare i con Sinner. Personalmente poi cresce il sogno di vincere una medaglia di doppio con lui, ogni nazione può schierare due coppie e mi piacerebbe provare a vincere. Non dipende da me, poi voglio citare anche Bolelli e Vavassori, anche loro sono stati grandi e spero che possano arrivare alle Finals di Torino. Se ho sentito Jannik? Gli ho scritto subito, poi ci vedremo al Quirinale in queste ore e sarà un'emozione unica, la dimostrazione che abbiamo fatto qualcosa di importante. Non ci vediamo tutti insieme da Malaga e sarà bello rivederci. Ancora non mi rendo conto della nostra impresa e neanche Sinner si renderà conto di quello che ha fatto a Melbourne, ci vuole tempo per metabolizzare tutto", ha chiuso l'azzurro. E ora l'Italia non vede l'ora di scendere nuovamente in campo e pensare ad un'altra vittoria.
 
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CAT_IMG Posted on 14/2/2024, 15:06     +1   -1
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Lorenzo Sonego ha sfruttato le ultime settimane per lavorare intensamente dal punto di vista fisico e farsi trovare pronto in vista dei prossimi tornei. Il piemontese farà il suo esordio quest'oggi a Rotterdam e non è stato fortunato con il sorteggio, perché affronterà al primo turno Grigor Dimitrov.

Il bulgaro si è reso protagonista di un discreto avvio di stagione ed è tornato a vincere un titolo ATP a Brisbane dopo più di sei anni. Non ci sono precedenti tra i due, ma Sonego dovrà esprimere il suo miglior tennis per provare a superare la concorrenza di Dimitrov, che la scorsa settimana si è arreso solo in finale a Ugo Humbert a Marsiglia.

Ai microfoni di Sky Sport, Sonego ha descritto così la sfida con Dimitrov. “Arrivo preparato. Mi sono fermato due o tre settimane per preparare bene il resto della stagione visto che la preparazione è stata breve. Ho lavorato molto bene e sono in piena forma. Sono pronto per questa prima partita a Rotterdam. Ovviamente ci sarà subito un match duro, perché lui arriva da una buona stagione. Quindi sarà una partita da vivere" , ha detto il piemontese. "Si baserà molto sul servizio questo incontro: sarà importante servire bene e cercare di comandare gli scambi su una superficie così veloce. Proverò a neutralizzare i suoi migliori colpi, soprattutto il dritto e lo slice con il rovescio. Mi sono allenato oggi per cercare di contestare questi colpi" . Il sogno di Sonego è quello di affrontare Jannik Sinner in finale all'ABN AMRO Open. "L’obiettivo è incontrare Sinner alla fine del torneo. Sarebbe bello affrontarlo in finale. Farò il massimo per arrivare in fondo a Rotterdam” .
 
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CAT_IMG Posted on 15/2/2024, 17:24     +1   -1
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Nulla da fare per Lorenzo Sonego a Rotterdam. L’avversario che gli è capitato davanti al suo esordio nel torneo Atp 500 non è stato di certo tra i più abbordabili. Grigor Dimitrov è in grande forma, e veniva da una finale persa a Marsiglia.

Ad inizio stagione ha poi trionfato a Brisbane, portando a casa un titolo che gli mancava da oltre 6 anni. Nonostante tutto il tennista piemontese è riuscito comunque a duellare portando il bulgaro a tie break nel primo set.

Nel secondo invece un break ha fatto la differenza, consegnando la vittoria al numero 13 del ranking. Sonego però non si dispera e vede il bicchiere mezzo pieno. Le sue parole sul match e sui prossimi impegni stagionali: “È stata una prestazione positiva, ho cercato di dare il massimo in ogni punto ed essere aggressivo in risposta. Ho fatto tanti punti, ma Dimitrov è in fiducia in questo momento e ha risolto situazioni difficili. Merito a lui, non posso recriminare niente. Programma? Adesso Doha, Dubai, Indian Wells e Miami. Proverò a far bene e divertirmi”, ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport.

Il nativo di Torino non poteva poi esentarsi dallo spendere qualche bella parola per il suo compagno di nazionale, nonché amico Sinner, anch’esso presente nel torneo olandese: “Per Jannik parla il campo. Non c’è bisogno di dire tanto su di lui. E’ un giocatore in grande crescita. Ogni giorno si migliora negli allenamenti e nel quotidiano. E’ una grande persona e un grande amico quindi spero possa raggiungere tutti i risultati che si prefigge, compreso il suo sogno, ovvero quello di raggiungere la posizione da numero uno al mondo. Penso ce la possa fare", ha concluso.
 
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CAT_IMG Posted on 10/3/2024, 14:07     +1   -1
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Lorenzo Sonego riflette su quanto non ha funzionato nel suo match di secondo turno perso al cospetto del britannico Norrie. Intervistato per Ubitennis da Luca Baldissera, il tennista torinese riconosce alcuni aspetti su cui è mancato nel confronto di sabato e parla d’altro, compreso dell’incontro di doppio in squadra con Sinner.

Baldissera: con Norrie come è andata? Gli sei stato vicino, ma alla fine non è andata come volevi.
Sonego: “oggi non sono stato continuo nella mia azione. Da questo punto di vista non ho tenuto l’atteggiamento giusto; non avevo delle buone sensazioni, ho cercato soluzioni troppo presto nello scambio, sono stato impaziente. Ho giocato bene a tratti ma ho avuto dei cali che a questi livelli ti condannano. Devo lavorare ancora su questi aspetti. Anche nell’ultimo game sono arrivato allo 0-30 ma ho sbagliato tre risposte di rovescio; in determinati momenti devo sapere cosa devo fare e andare sulla pallina con sicurezza e senza pensarci troppo.
Norrie è un giocatore difficile da affrontare: non dà mai due palle uguali di fila e non dà ritmo; avrei dovuto cercare di stare più vicino al campo e allungare gli scambi, ma non è andata così. Devo lavorare per essere all’altezza con i giocatori di questo tipo”.

Baldissera: hai ancora l’impegno di doppio con Jannik: come vi trovate insieme? Che obbiettivi vi ponete giocando la disciplina? Che futuro vedi per il doppio?
Sonego: “giocare con lui è molto bello, siamo amici e ci divertiamo. Parecchia gente è venuta a vederci perché in campo c’era Jannik e anche Khachanov e Rublev sono molto quotati; l’atmosfera era bellissima in campo. Ci iscriviamo al torneo di doppio perché intendiamo migliorare alcuni aspetti del gioco come la volée o nel mio caso soprattutto la risposta al servizio.
Sinceramente non credo che il futuro del doppio si discosti dal suo presente. Il ritmo di gioco è devastante, sia fisicamente che mentalmente, con tornei che si susseguono ogni settimana e siamo sempre in viaggio. Fare entrambi i tornei diventa molto difficile”.

Il doppio con Sinner
Sonego e Sinner hanno affrontato nel torneo di doppio come quarto incontro sul campo numero sei la coppia russa Rublev-Khachanov, vincendo per 7-5 6-1 un match ben giocato. Nel corso del confronto sia l’uno che l’altro hanno messo in mostra, soprattutto il numero tre del mondo, miglioramenti e buona sicurezza a rete e tempestività negli inserimenti. Gli avversari erano certo atleti poco avvezzi alla disciplina, ma gli azzurri hanno mostrato qualità sufficiente per ben figurare.

Gli italiani hanno subito il break sul punteggio di 4-4 con un dritto di Sonny oltre la riga di fondo ma si sono rifatti subito dopo con una violenta risposta di Sinner non controllata a rete da Khachanov. Sul punteggio di 6-5 per la coppia azzurra è arrivato il break che ha significato anche il set, propiziato da una volée di dritto di Sonego; più agevole il percorso nel secondo parziale, che lancia i nostri davisman verso la sfida di ottavi di finale contro Zeballos e Granollers, finalisti alle ultime ATP Finals e sconfitti in finale a Buenos Aires da Vavassori e Bolelli.
 
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CAT_IMG Posted on 29/3/2024, 14:27     +1   -1
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Notizia importante nel mondo del tennis italiano: Gipo Arbino non è più il coach di Lorenzo Sonego. E’ il tennista torinese ad ufficializzare la propria scelta su Instagram. “Caro Gipo. Dopo quasi un ventennio di vita insieme, sento di aver bisogno di nuovi stimoli per la seconda parte della mia carriera – sono le parole di Sonego -. Grazie di cuore per l’incredibile lavoro che hai fatto, per tutti i momenti condivisi insieme e per tutti i risultati ottenuti. Tu non sei solo un coach, sei come un padre, una delle persone più importanti della mia vita. Il nostro rapporto e la mia stima nei tuoi confronti continueranno per sempre. Ti voglio bene, Lori”.

Queste dunque le parole con cui Sonego mette fine al rapporto col suo storico mentore che lo ha guidato sin da ragazzino. Una decisione che, guarda caso, arriva pochi giorni dopo le parole di Filippo Volandri che, in una intervista a La Gazzetta dello Sport, aveva affermato che “In Italia dobbiamo imparare che ci vogliono più rapporti professionali che personali quando si tratta di allenatori. Noi italiani siamo un po’ così…”. I primi tre mesi della stagione di Sonego sono stati inferiori alle aspettative e il torinese cerca una svolta per cambiare marcia e qualificarsi alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il primo passo è una grande novità, è finito il sodalizio con Gipo Arbino. I prossimi giorni diranno chi sarà il nuovo coach. C’è stato un mezzo approccio con Fabio Colangelo. Ma al momento non se ne sa di più.
 
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CAT_IMG Posted on 30/3/2024, 16:32     +1   -1
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Tutte le storie belle prima o poi finiscono. Solamente però, per dare l’occasione di farne sbocciare di nuove. Di migliori. La cosiddetta ‘ricerca di stimoli’ è il mantra di ogni tennista, il fiammifero che possiede il delicato compito di indirizzare la fiamma agonistica e tecnica verso la giusta direzione. O almeno, verso quella che pare la migliore. La storia di Lorenzo Sonego e Gipo Arbino è forse una delle più romantiche da questo punto di vista ma, anche questa come moltissime altre, è giunta al capolinea. Dopo la notizia a sorpresa del divorzio tra Novak Djokovic e Goran Ivanisevic, nella giornata di ieri, 28 marzo, è piombata un’altra news-bomba: il tennista torinese non lavorerà più con lo storico coach con cui ha trascorso tutta la sua giovinezza.

“Caro Gipo. Dopo quasi un ventennio di vita insieme sento di aver bisogno di nuovi stimoli per la seconda parte della mia carriera”. Queste le parole di Sonego nel post su Instagram con cui ha comunicato al pubblico tale scelta. Il torinese continua poi con: “Grazie di cuore per l’incredibile lavoro che hai fatto, per tutti i momenti condivisi insieme e per tutti i risultati ottenuti. Tu non sei solo un coach, sei come un padre, una delle persone più importanti della mia vita. Il nostro rapporto e la mia stima nei tuoi confronti continueranno per sempre. Ti voglio bene, Lori”.

Il legame di una vita, quello che ha permesso a un Sonego novello della racchetta di progredire nel tempo, come persona e come giocatore, sino a diventare quello che è oggi. Un tennista che può vantare di essersi seduto nella 21esima poltrona mondiale, con tre ottavi Slam in tasca, una triade di tornei vinti a livello ATP e una prestigiosissima Coppa Davis conquistata insieme alla nazionale azzurra di cui fa parte.

Traguardi raggiunti non certo da solo, ma sempre a fianco del fedele Gipo. Negli ultimi tempi però è sembrato a tutti di vedere un Sonego un po’ in stallo; sì sempre insidioso da sfidare ma a volte vittima delle sue stesse armi. Servizio e dritto devastanti anche se a volte ballerini e un rovescio non all’altezza degli altri colpi o, spesso, dell’avversario dall’altro lato della rete.

Testimoni sono le nove sconfitte del piemontese da inizio stagione con soli quattro successi. Brutti sorteggi certo, ma non si può comunque aggrapparsi a una svista della dea bendata. Tempo quindi di aria fresca in casa Sonego, senza però dimenticare l’uomo che, per passione e fiducia nelle sue capacità, lo ha accompagnato sino a dove è ora. Gian Piero Arbino, detto ‘Gipo’: un allenatore competente, comprensivo, ma ancor prima un uomo con alle spalle una storia cinematografica. Da raccontare.

Gipo Arbino e l’approccio (confuso) a questo strano sport chiamato tennis
Gian Piero Arbino nasce il 5 marzo 1955. Sua madre era casalinga, suo padre impiegato alla Fiat. Le sue prime occasioni di vedere del tennis sono nel periodo dell’infanzia, quando andava con la famiglia a Imperia per le vacanze. Lì, sul lungo mare, dei signori giocavano e Gipo, di certo non chiamato così da sua madre che detestava questo suo soprannome, li guardava con ammirazione. “Erano 15 pari e tre punti dopo 2-2. Che sport strano pensavo. Ero piccolo, ma ricordo che quello sport mi attraeva, mi catturava”. Poi, molto tempo dopo, la prima opportunità per mettere per le mani in pasta, a diciott’anni. Con Barbara, un’amica che prendeva lezioni di tennis. “Giocammo per strada io e lei, in un viale. La colpivo la palla”.

L’occasione d’oro arriva quando il prete di Rivalba – cittadina a pochi passi da Torino – decide di costruire un campo da tennis in terra battuta. Ci si poteva giocare, bastava avere le scarpe adatte. “Comprai la mia prima racchetta al supermercato, una Aeroplane (azienda cinese, ndr). Una mattina a Rivalba uno di quelli bravi mi chiese di palleggiare per non perdere l’ora, dato che quello con cui doveva giocare non era arrivato. Lo presi a pallate. Nei giorni successivi andai al circolo di San Mauro per tesserarmi”.

Punto di svolta: il tennis può persino diventare un lavoro
Rambo Arbino, così lo chiamavano, arriva con il passare degli anni sino alla seconda categoria, classificato al massimo B4 per amor di precisione. Ma il lavoro alla Vagnone&Boeri Abrasivi con il diploma da geometra, la famiglia e la paternità lo spingono sempre di più verso la deriva tennistica di giocatore. “Ero assunto a tempo indeterminato, era un’azienda solida ed ero anche bravo”. Un giorno nel 1977, però, l’opportunità della vita gli si presenta davanti. “Lessi in una rivista che vicino a me organizzavano un corso per diventare istruttore di tennis”. La gente in quel periodo voleva provare lo sport della racchetta. In quegli anni Adriano Panatta faceva scintille.

“Pagai 8000 lire per quella lezione e venni scelto, insieme ad altri dodici, tra cinquanta persone totali. Non ero stato il più bravo mi avevano detto, ma avevo dato tutto”. Gipo quindi decide di licenziarsi per andare a insegnare il suo amato sport nel circolo in un cui giocava la Coppa Italia, ovvero il Lido Royal di corso Moncalieri. “Mi diedero tutti del matto: la mia famiglia, mia moglie. Alla fine, ho lavorato lì per sette anni, si guadagnava”. Nel 1986, però, un incendio in una discoteca lì vicino danneggia irreversibilmente anche i campi da tennis e Gipo si trasferisce così al Green Park di Rivoli. “Lì ebbi carta bianca e creai la mia squadra”.

Parentesi canora insospettabile
“Avevo dodici/tredici anni e un giorno ero in macchina con mio padre. Mi misi a cantare e lui rimase stupito dalla mia voce”. Da lì in poi Arbino si dedica ogni tanto al canto e a 21 anni viene preso per il Conservatorio a Milano dopo aver fatto una selezione alla Scala. Ma doversi trasferire nel capoluogo lombardo era troppo per lui. “Adesso canto qui al circolo, durante le feste”, anche se un po’ il rimpianto c’è per non aver colto quell’opportunità. “Però mi è servito. Così ora posso insegnare agli altri di ascoltare quello che hanno dentro”.

Il tiepido incontro con Lorenzo Sonego
Nel 2006 a Gipo viene portato un ragazzino di 11 anni, tale Lorenzo Sonego, che aveva svolto qualche lezione e gli avevano detto che era molto portato. “Il maestro Paolo Bonaiti mi informò delle potenzialità del ragazzo ma, onestamente, quando lo vidi non mi impressionò più di tanto. Era magro, faticava a reggere la racchetta”. Però ‘Lollo’ aveva una grinta stupefacente, si muoveva benissimo e a quell’età era molto considerato nel Torino calcio. Ma molla il pallone perché iniziava a notare problemi con i contrasti a causa del fisico. Per molto tempo Lorenzo rimane uno dei tanti al circolo sino a che Gipo, dopo diverso tempo in altri ambienti, torna al Green Park per assistere con più frequenza lui e altri ragazzi.

Anche se Sonego non vince tornei giovanili e figura pure come riserva nella Coppa delle regioni, riesce a fare delle cose incredibili in campo. Gioca con regolarità e batte gente più forte di lui. Con quello stile diventa persino 2.3 sotto gli occhi attenti di Gipo. “Con quel tipo di tennis però non poteva fare più di così. Quindi, dato che aveva anche messo su peso, gli dissi che doveva spingere di più con le sue armi principali, il servizio e il dritto”. All’inizio Lorenzo non ne vuole sapere di questo stile di gioco; poi, con il tempo, inizia a metterlo in pratica.

Mano nella mano verso la maturazione e i tornei professionistici
Sempre attento alle parole di colui che lo stava formando, Sonego inizia ad allenarsi con più concentrazione, sia in campo che durante la preparazione atletica. Non brilla nei primi tornei futures, ma durante un ritiro a Tirrenia con altri giocatori fa vedere di che pasta è fatto e, seppur con i suoi difetti di fabbrica tra cui il rovescio e la risposta, li sconfigge tutti quanti, uno dopo l’altro. Arrivano quindi i primi aiuti economici dalla FIT e Sonego, accompagnato da Gipo, inizia piano piano a trovare la sua strada nel mondo dei grandi.

“Ho speso tempo, soldi e ho fatto tante rinunce” – racconta Arbino – “sono un esagerato: alcuni rapporti li ho incrinati perché, se devo seguire un ragazzo, rinuncio anche a weekend, vacanze”. Tutto questo per passione, per una scelta che viene dal cuore. Certo però che “fare il nonno manca”.

Dai tornei ITF a quelli Challenger. Fino al debutto Slam nel 2018, in Australia, dopo essersi qualificato. In un match fuori di testa Sonego la spunta in quattro set su Robin Haase, numero 43 del ranking in quel momento, dopo essersi fatto recuperare da 6-1 nel tie-break del terzo. Leggenda narra che negli spogliatoi c’erano due di quelli bravi, Roger Federer e Rafael Nadal, che facevano il tipo per lui in mutande negli ultimi giochi.

A differenza di Gipo, il tennista torinese “non sente la pressione. Quando eravamo a Wimbledon per la prima volta Lorenzo si allenò con Tsitsipas, che era entrato in campo con tutta la sua numerosa squadra. Di là dalla rete c’eravamo solo io e Sonego. Sarei stato tremolante io; lui, invece, ha giocato due set lottati e poi ha vinto due tie-break”. Chiaramente, piccolezze che non valgono niente, ma qualcosa vorranno pur dire.

Sonego spicca il volo: le nuvole non sono poi così difficili da sfiorare
I due continuano a planare per il circuito migliorando settimana dopo settimana e Gipo è pure ‘costretto’ a imparare l’inglese. Piano piano, tanto lui le nozioni le assorbe. Come, d’altronde, fa con il tennis da quando è bambino. Girando per i campi di allenamento prendendo appunti, Arbino nota negli anni che i migliori tennisti al mondo non svolgono esercizi impossibili; conta l’approccio e la concentrazione che mettono in quello che fanno. E, infatti, è proprio questo quello che insegna l’allenatore piemontese ai suoi allievi, con le massime che negli anni ha elaborato girando il mondo con un professionista come Lorenzo, da lui impostato con il rovescio bimane perché con quello a una mano, nonostante lo giocava bene, non aveva spinta da ragazzino. Ma ‘Sonny’ si è fidato di Gipo, come ha sempre fatto da quando era un ‘rematore’ incallito.

Fondamentali poi i consigli di Umberto Rianna, tecnico della nazionale che, dall’alto della sua competenza ed esperienza, aiuta il team Sonego anche per questioni di programmazione. Con un certo distacco, mentre Gipo si è sempre comportato un po’ come un padre.

Il resto è storia. Nel 2018 Lorenzo accede nella top 100, l’anno dopo dimezza entrando tra i primi 50 al mondo, vincendo il primo torneo ATP ad Antalya in Turchia, e raggiunge persino i quarti a Montecarlo. Nei due anni successivi la parabola ascendente del torinese continua a perfezionarsi: ottavi al Roland Garros, finale nel 500 di Vienna dopo aver umiliato Novak Djokovic, secondo alloro 250 a Cagliari, semifinale agli Internazionali d’Italia e migliori 16 a Wimbledon con tanto di best ranking al numero 21.

Lorenzo perde quota: serve un nuovo velivolo
Da lì in poi ancora buoni risultati ma, purtroppo, sempre più rarefatti per il torinese. Esempi sono il terzo titolo ATP a Metz, un altro ottavo al Roland Garros e ottime prove in Coppa Davis, sino al culmine dello scorso novembre con l’Insalatiera riportata in Italia dopo 47 anni insieme alla nazionale. Lorenzo, però, viaggia da ormai troppi mesi tra la 40esima e la 60esima posizione mondiale, con qualche acuto di prestazione che però rimane confinato tra le mura di quel determinato torneo.

E si ritorna quindi ai cosiddetti ‘nuovi stimoli’ di cui lui sente di aver bisogno per la seconda parte della carriera, a seguito di un’ottima prima stagione che però dà l’impressione di poter essere seguita da una ancora più avvincente considerando le sue potenzialità. Lorenzo, in ogni caso uno che nessuno vuole dal proprio lato del tabellone. La cosiddetta ‘mina vagante’. Ora vuole rimettersi in gioco (tra gli obiettivi imminenti la qualificazione per le Olimpiadi da cui attualmente sarebbe fuori): è energico, voglioso di nuovi successi, ed è disposto a mettersi sotto con il lavoro. D’altronde, con uno come Gipo, non può non aver sviluppato le più sane abitudini da atleta. Il rapporto lavorativo tra i due è giunto al termine, sì, ma quello che hanno costruito in quasi vent’anni assieme è e resterà per sempre. Un coach e un allievo, elevati alla massima potenza. Il tennis.

Dichiarazioni di Gipo dopo la separazione con Sonego
“Con Lorenzo in 18 anni di collaborazione abbiamo raggiunto tanti risultati straordinari, frutto di un lavoro incredibile fin da quando lui aveva 11 anni. Crescere un giocatore da quando era un bambino della SAT, che non ha mai fatto attività internazionale da junior, e portarlo poi a sconfiggere Djokovic, il recordman degli Slam, è stato un qualcosa di molto raro e quasi unico nella storia del tennis. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato molto sulla parte tecnica perfezionando ancora alcuni colpi e alzando ulteriormente il livello. Ora lui sta cercando di ritrovare le migliori sensazioni: da qui la decisione di iniziare un nuovo percorso per trovare nuovi stimoli. Ho fatto il mio massimo e sarò sempre a sua disposizione a livello umano, ma ora siamo intenzionati a voltare pagina”.

“Sono sempre stato per natura molto ambizioso e ora, al di là del mio ruolo di supervisore al Circolo della Stampa Sporting di cui vado orgoglioso, sono fiducioso di poter iniziare un nuovo progetto con un altro giocatore per raggiungere traguardi altrettanto straordinari come quelli ottenuti insieme a Lorenzo. Mi sento pieno di energie e, oltre all’esperienza, ho il giusto entusiasmo per iniziare nuove sfide. In questi 45 anni di carriera come coach e 11 anni di operatività nel circuito ATP mi sono confrontato quotidianamente con i migliori tecnici, con i più forti giocatori del mondo e con molti addetti del settore. Grazie a questo lavoro di aggiornamento continuo ora mi sento ancora più preparato e motivato per portare un tennista a giocare ai massimi livelli di questo sport”.

“Faccio ancora un grosso in bocca al lupo a Lorenzo per la sua carriera e per l’avvio della stagione su terra. Sono certo che il lavoro che abbiamo svolto anche negli ultimi mesi porterà presto i risultati che lui si merita!”
 
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CAT_IMG Posted on 8/4/2024, 14:21     +1   -1
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Ora è ufficiale: Lorenzo Sonego riparte da Fabio Colangelo, nuovo head coach del tennista torinese dopo il divorzio da Gipo Arbino. Era nell’aria questa notizia ed è arrivata l’ufficialità dalla bocca stessa di Colangelo, impegnato questa settimana a seguire Montecarlo come talent di Sky Sport. Fabio ha confermato in diretta tv che sarà al fianco di Sonego a partire da lunedì prossimo, quando il torinese sarà al via dell’ATP 250 di Bucarest. Colangelo orbitava già da tempo nel team di Sonego, e lo ha seguito in alcuni tornei collaborando con Arbino. Si tratta di una soluzione “interna” per Sonego, che promuove a suo coach principale una persona che lo conosce bene.

Colangelo, classe 1981 di origini milanesi, ha un passato da tennista professionista (è arrivato al n.415 del mondo nel 2006). Da tempo lavora a Torino come direttore tecnico della scuola tennis al Circolo della Stampa-Sporting, il centro che è la base di lavoro di Sonego. Negli ultimi anni ha lavorato come commentatore in tv per Sky Sport ed Eurosport. Ora per lui si apre una grande opportunità di lavoro. Sonego, reduce dall’eliminazione nelle qualificazioni di Montecarlo, cerca un cambio di rotta dopo un avvio di 2024 sotto le aspettative.
 
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CAT_IMG Posted on 10/4/2024, 14:14     +1   -1
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Lorenzo Sonego ha conquistato il successo all’esordio al Rolex Monte-Carlo Masters contro Felix Auger-Aliassime, entrando in tabellone da lucky loser dopo il ritiro di Carlos Alcaraz, che sarebbe stato la testa di serie n. 3 del seeding, per un infortunio al braccio destro. Il tennista torinese ha vinto 6-4 7-5 superando, forse a sorpresa, il canadese, ma esprimendo comunque un buon livello, soprattutto rispetto al trend delle ultime settimane. Il n. 57 del ranking ATP si è poi presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Ecco, dunque, le sue parole.

D: Cos’hai provato nell’ultimo game?
Lorenzo Sonego: “L’ultimo game è stato duro da gestire, le emozioni erano tante e ci tenevo a gestire per vincere quel game. È stato difficile, a tratti ho giocato molto bene e ho fatto qualche errore di dritto che di solito non faccio, ma ci sta in queste situazioni. Il mio pensiero era quello di essere aggressivo, ma ovviamente non ci sono riuscito sempre. Anche lui ha giocato l’ultimo game ad altissimo livello ed è stato davvero difficile portare a casa questa partita. Sono davvero contento di come ho gestito. Nel secondo set ero sotto e ho fatto un gran game in risposta con un gran passante di rovescio e poi da lì ho risposto molto bene. Lui è calato al servizio e io sono stato bravo a rispondere e a fare gioco in quei due game”.

Ubaldo Scanagatta: Triplo lucky loser, è un segno del destino?
Lorenzo Sonego: “Ora mi godo la vittoria e devo dire che ho avuto un po’ di fortuna. Ovviamente però mi sono meritato di vincere questa partita. Nelle qualificazioni ho lottato fino all’ultimo punto, ma quando sei positivo le cose girano per il verso giusto. Io sono stato bravo a sfruttare quest’occasione e ora mi preparo per il prossimo match”.

Ubaldo Scanagatta: Ora Humbert o Zhang. Cosa ti ricordi avendoci già giocato contro?
Lorenzo Sonego: “Sarà una partita completamente diversa quest’anno, innanzitutto vediamo chi vince tra i due. Sono entrambi giocatori molto offensivi ed estremamente forti. Ci sono condizioni abbastanza rapide se il tempo lo permette, anche se nei primi giorni non era così. Di solito qui le condizioni sono abbastanza veloci“.

D: Com’è andata la scelta del nuovo coach?
Lorenzo Sonego: “È una scelta maturata nel tempo, dopo un po’ di tempo avevo bisogno di stimoli nuovi, di esplorare qualcosa di nuovo, per vedere se riuscivo ad aggiungere qualcosa nel mio gioco. Con Fabio ho avuto l’occasione di fare qualche torneo ed è uno che ha girato tanto il tour. Di sicuro può darmi qualcosa di diverso da altri“.
 
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CAT_IMG Posted on 23/4/2024, 14:16     +1   -1
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In un'intervista rilasciata a Tennis Talk, programma condotto da Giorgio Spalluto su SuperTennis, coach Gipo Arbino ha spiegato i motivi che hanno spinto Lorenzo Sonego a porre fine alla loro collaborazione sportiva. Lo scorso 28 marzo, attraverso i propri account social, il piemontese ha comunicato la volontà di intraprendere un nuovo percorso per trovare nuovi stimoli.

Sonego ha così deciso di "salutare" il suo storico allenatore e affidarsi a Fabio Colangelo. Arbino si è detto orgoglioso del lavoro svolto con l'azzurro e specificato che quella di separarsi non è stata una sua scelta. "È stata una favola senza il finale che speravo. È stata una decisione solo sua, che non ho potuto far altro che accettare per il suo bene. Abbiamo fatto tante riunioni dove lui mi aveva evidenziato delle cose su cui si poteva migliorare. Io ero d’accordo e ho cercato di lavorare su quelle cose, ma evidentemente non ci sono riuscito. Sono contentissimo di quello che ho fatto, perché ho portato un ragazzo che non era un predestinato alla 21esima posizione del ranking mondiale", ha dichiarato Arbino. "E sono contento anche dell’ultimo periodo, perché lui aveva preso un grande difetto con il rovescio. Ho scoperto questa tendenza comparando i tre migliori rovesci: quelli di Novak Djokovic, Jannik Sinner e Alexander Zverev. Gli ho detto saltiamo due tornei per provare a sistemare questa cosa. Anche a livello fisico, non avendo avuto una vera off-season per la vittoria in Coppa Davis, non abbiamo avuto tempo per prepararci. Lui ha accettato e ci siamo fermati. Sono contento del lavoro che abbiamo fatto e ho visto miglioramenti anche a Monte-Carlo sotto questo punto di vista" .
 
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CAT_IMG Posted on 25/4/2024, 23:50     +1   -1
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Tre su tre Italia! Tra le belle vittorie di Cobolli e Arnaldi si incastona anche quella di Lorenzo Sonego, che sconfigge in due set Richard Gasquet – alla sua millesima partita nel circuito (!) – e raggiunge al secondo turno Jannik Sinner. Un inizio di giornata perfetto per il tennis azzurro, che fa salire a sei il numero di giocatori al secondo turno (oltre a loro quattro anche Musetti e Darderi). Dopo il successo sul 37enne francese, Sonny ci ha raggiunto in zona mista, parlando in esclusiva ai nostri microfoni. Di seguito le sue dichiarazioni.

D: Complimenti Lorenzo, vittoria importante contro Gasquet. Ci racconti le tue sensazioni?
Lorenzo Sonego: “Sono partito molto bene nel primo set, molto aggressivo, riuscendo a comandare e a fare gioco. Ho avuto buone sensazioni in allenamento, le ho ritrovate anche in partita e mi hanno aiutato a giocare un ottimo tennis. Le condizioni di gioco mi aiutano, specialmente al servizio che oggi ha funzionato bene. Sarà importante gestire bene il servizio perché qui può fare molto la differenza”.

D: Pensi che sia stata la miglior partita della tua stagione?
Lorenzo Sonego: “Di sicuro nel primo set è stata una delle migliori partite, sto giocando ad un buon livello. Devo continuare così, probabilmente questa è stata la partita più continua della mia stagione finora“.

D: Al prossimo turno c’è di nuovo Sinner, che cosa hai pensato quando hai visto il tabellone?
Lorenzo Sonego: “Io guardo al mio percorso e penso partita dopo partita. È brutto e bello allo stesso tempo incontrarsi con un amico al secondo turno, di sicuro sarà una partita divertente. Ci divertiremo in campo, cercheremo di dare il massimo entrambi e di far divertire il pubblico presente”.

D: Vi siete detti qualcosa prima del sorteggio?
Lorenzo Sonego: “No, non ne abbiamo parlato, io ero concentrato solo sul mio match di primo turno. Ora penserò al secondo e alla sfida con Jannik”.

D: Con il nuovo coach, Fabio Colangelo, come sta andando? C’è qualcosa su cui state lavorando in particolare?
Lorenzo Sonego: “Mi trovo molto bene con Fabio, sono i primi tornei e stiamo lavorando bene. Abbiamo una direzione ben precisa, dobbiamo seguire questa strada e lavorare sempre al massimo. Continuiamo a lavorare sulla risposta, dal come gestirla alla posizione in campo, e poi sempre sul rovescio e su altri aspetti del mio gioco”.

D: Con Gipo Arbino vi siete sentiti ultimamente?
Lorenzo Sonego: “Con Gipo c’è sempre un ottimo rapporto, continueremo sempre a sentirci, quella è l’unica cosa che conta”.
 
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CAT_IMG Posted on 1/5/2024, 14:17     +1   -1
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Casa dolce casa. Non c’è miglior occasione per dare una svolta alla propria stagione. Lorenzo Sonego lo sa ed è molto carico in vista del Sardegna Open, il Challenger 175 ospitato a Cagliari nel circolo che qualche anno fa gli regalò il secondo titolo ATP. Il tabellone principale propone diversi nomi di rilievo e i tennisti si daranno battaglia dal 29 aprile al 5 maggio (giorno della finale). In preparazione, chiaramente, per gli Internazionali d’Italia.

Lorenzo Musetti – qui la sua conferenza stampa pre-torneo -, Luciano Darderi, Fabio Fognini, Giulio Zeppieri, Francesco Maestrelli e, appunto, Lorenzo Sonego sono gli azzurri presenti nel tabellone principale e tre di loro sono insigniti di una testa di serie. Per il carrarino è stata affidata la seconda, per il torinese la quinta e, infine, per l’oriundo l’ottava. In vista del primo turno contro Alex Michelsen Sonego si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti. Qui sotto alcuni estratti dell’intervista.

D: Che Lorenzo Sonego dobbiamo aspettarci?
Sonego: “Sono qui per dare il massimo. Cercherò di ritrovare le emozioni che ho avuto vincendo qui il torneo. Darò l’anima perché per me è sempre speciale venire a giocare a Cagliari. Non vedo l’ora di scendere in campo”.

D: Come stai vivendo il cambio di allenatore e su cosa state lavorando? State utilizzando una metodologia diversa? Infine, cosa ti aspetti da questa nuova avventura?
Sonego: “Stiamo puntando molto sull’allenamento e sullo stare il più possibile in campo. Importante, poi, è anche il lavoro fisico che facciamo. Stiamo cercando di migliorare sempre di più la risposta, il rovescio e pure il servizio. Anche tatticamente vogliano mettere un po’ più di ordine nel mio gioco”.

D: Quali sono gli avversari più pericolosi in questo torneo?
Sonego: “Sicuramente quello che incontrerò al primo turno (Alex Michelsen, ndr). È giovane, ha grandi qualità e quindi sarà importante da subito dare il massimo. Poi ovviamente ci sono tanti altri giocatori forti, il livello è molto alto. Sembra di giocare un 250. Ci sono Tiafoe, Musetti, quindi già questi fanno capire quando il livello sia elevato”.
 
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120 replies since 17/10/2018, 13:25   678 views
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